lunedì 17 febbraio 2014

" Cinder. Cronache Lunari" di Marissa Meyer




Cinder
Marissa Meyer
394 pagine
Mondadori
Cartaceo € 17,00


Cinder è abituata alle occhiate sprezzanti che la sua matrigna e la gente riservano ai cyborg come lei, e non importa quanto sia brava come meccanico al mercato settimanale di Nuova Pechino o quanto cerchi di adeguarsi alle regole. Proprio per questo lo sguardo attento del Principe Kai,  il primo sguardo gentile e senza accuse, la getta nello sconcerto. Può un cyborg innamorarsi di un principe? E se Kai sapesse cosa Cinder è veramente, le dedicherebbe ancora tante attenzioni?  Il destino dei due si intreccerà fin troppo presto con i piani della splendida e malvagia Regina della Luna, in una corsa per salvare il mondo dall'orribile epidemia che lo devasta. Cinder, Cenerentola del futuro, sarà combattuta tra il desiderio per una storia impossibile e la necessità di conquistare una vita migliore. Fino a  un'inevitabile quanto dolorosa resa dei conti con il proprio oscuro passato.




La serie " Cronache Lunari" è composta da:

  1. Cynder
  2. Scarlet
  3. Cress
  4. Winter





La recensione:

Quando ho iniziato la lettura di questo libro, non sapevo cosa aspettarmi se non che era una rivisitazione della stupenda fiaba di Cenerentola, in chiave moderna.
Sono stata non scettica, ma di più, perchè ogni volta che gli scrittori hanno provato a ricreare le meraviglie delle storie a noi più care, ne sono uscite solo pasticci.
Non ricordo a che punto sono diventata un tutt' uno col libro, quale sia stato il passaggio che mi ha fregato alla grande, ma posso affermare con certezza che Cinder è stato il più bel libro letto da me nel 2012.
Marissa Meyer ha fatto un lavoro incredibile, sia nella descrizione delle scene, che dei personaggi, non tralasciando nulla della storia originale, sia che abbia parlato della matrigna, sia delle sorellastre, il principe o della fatidica scarpetta.
Per non parlare poi dell'ambientazione................ finalmente ci siamo lasciati alle spalle i vicoli di Londra o una grande metropoli come New York, per dar spazio ad un nuovo scenario, quale è Pechino.
Cinder è un cyborg. Non è una macchina, ma è dotata di sentimenti propri che oscillano tra la rabbia per le ingiustizie subite e alla gioia per i suoi progetti futuri insieme a Iko.
E' forte, non si arrende, ma molte volte per proteggere se stessa o l'unica persona che vuole bene, dalla furia della matrigna deve piegarsi e obbedire.
L'ho odiata quest'ultima in un modo assoluto. Così piena di sè, crede di poter esigere tutto ciò che chiede senza dar nulla in cambio, ma anzi prospettando a parole una generosità di cui non conosce neanche il termine. Avrei voluto avere la facoltà di teletrasporto all'interno della fiaba solo per strozzarla quando Cinder, nel rientrare nella sua stanza si accorge del male che ha procurato a Iko.
Parallela alla fiaba originale, non poteva mancare il bel principe azzurro, solo che questo di azzurro ha ben poco, solo una facciata. Kai è stato una delusione. Sembrava così coraggioso ed invece nel momento in cui ha scoperto la vera natura di Cinder, non ha esitato a barattarla per il bene dell'umanità.
Ho sentito perfettamente il mio cuore infrangersi in mille pezzi, soprattutto dopo la moltitudine di problemi che ha superato per invitarla al ballo.
Un gran bel voltafaccia, spero solo stia architettando qualcosa, ma cosa?
Purtroppo, come tutte e nuove scrittrici, anche la Meyer ha interrotto la storia sul più bello.
Tremila interrogativi e nessuna risposta se non nella lettura del seguito.






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