venerdì 21 febbraio 2014

"La chiave del tempo" di Anne Fortier




La chiave del tempo
Anne Fortier
563 pagine
Sperling & Kupfer
Cartaceo € 6,99


Siena, oggi. Alla morte di zia Rose, Julie Jacobs riceve in eredità una piccola chiave e una lettera: "Vai a Siena. Questa è la chiave di una cassetta di sicurezza. Tua madre l'aveva in tasca quando è morta". Julie lascia gli Stati Uniti e parte per l'Italia, seguendo l'enigmatico filo che la zia le ha consegnato con quelle parole. Quando apre la cassetta di sicurezza, però, il mistero non si dipana affatto: quello che trova è un vecchio cofanetto consunto, al cui interno la madre ha nascosto un taccuino pieno di disegni, un albero genealogico, una logora copia della tragedia di Shakespeare Romeo e Giulietta, un crocefisso d'argento e alcuni testi antichi che riportano la cronaca di una vicenda realmente accaduta a Siena, 1340.
Un vecchio biroccio si avvicina alle porte della città. Trasporta un carico prezioso: il corpo- apparentemente senza vita, in realtà non solo addormentato di Giulietta, ultima superstite della famiglia Tolomei, quasi annientata dalla furia degli acerrimi nemici, i Salimbeni.
All'improvviso un manipolo di briganti sbarra la strada al carro, ed è soltanto il provvidenziale intervento del coraggioso Romeo Marescotti a far sì che la missione di portare in salvo la ragazza vada a buon fine. Come unica ricompensa il giovane chiede di poter ammirare il volto di colei che ha soccorso e, davanti alla bellezza angelica di Giulietta, il suo cuore indomito deve arrendersi.











La recensione:


Anne Fortier racchiude all'interno di poche centinaia di pagine, paroloni come Shakespeare, Siena e identità segrete, dando vita ad un'opera spettacolare, che a mio avviso, merita un posticino nelle librerie di qualsiasi buon lettore di romanzi storici.
" La chiave del tempo" è la rivisitazione moderna della sventurata storia di Romeo e Giulietta.
Tutto inizia con un segreto, nel quale Julie si ritrova coinvolta, dopo la morte della cara zia. Riceve in eredità una chiave, quella stessa chiave, che la madre indossava, quando morì, vittima di un incidente stradale.
Parte per Siena ed inizia così il suo lungo ed ostacolato percorso verso la verità, a costo anche della sua stessa vita.
Parallelamente alle azioni di Julie, la scrittrice ci mostra quelle che sono le avventure/disavventure di un'antica Giulietta del Trecento, narrandoci quindi una storia nella storia.
Caratteristica questa che ha richiesto tutta la mia attenzione per evitare che mi perdessi negli eclatanti colpi di scena, che non sono stati pochi.
Chi è in realtà Julie Jacobs?
Cosa ha in comune con una ragazza vissuta nel 1340?
Queste, e molte altre, sono le domande alla quale la nostra eroina cercherà di dare una risposta, poichè da quando ha ereditato quella chiave, sembra che tutto il suo mondo sia stato ribaltato.
La sua stessa sorella, con la quale ha avuto un rapporto conflittuale per 25 anni, si è ritrovata ad amarla di più.
Misteri e sospetti sono alla base di  questa trama.
Rivalità antiche ed ingiustizie si rincorrono per secoli e secoli, riscrivendo sempre la stessa storia.
Infatti, non può esserci una Giulietta senza il suo bel Romeo,in questo caso Alessandro, solo che in chiave moderna è senza calzamaglie, ma con un sorriso diabolico e due occhi penetranti.
Fin quasi alla fine del libro ho creduto che fosse lui il cattivo, ma poi.......
Vi è un continuo salto tra il Trecento e i giorni nostri e la Fortier è stata bravissima nell'accostare la storia d'amore antica con quella moderna.
Divertentissime sono state le  scaramucce dei due amanti, un minuto si amavano, l'altro si odiavano.
Credo che la scrittrice abbia avuto davvero tanto coraggio nel riproporre una storia che narri quella dei due amanti sfortunati. Innumerevoli film e milioni di rappresentazioni teatrali sono state fatte dell'opera di Shakespeare e ogni volta moltissime sono state le critiche, troppe negative e troppo poche quelle positive.
Sicuramente questo libro è un ottimo lavoro. Forse l'ultima parte è un pò affrettata, mi sarebbe piaciuto capire meglio determinate azioni, che non sto qui a spiegare per evitare di togliervi quell'aura di mistero che avvolge tutto il libro, ma questo piccolo inconveniente non ha pesato più di tanto su quello che era il mio giudizio dell'opera: capolavoro.





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