lunedì 17 febbraio 2014

" Ritratto di donna in cremisi" di Simona Ahrnstedt




Ritratto di donna in cremisi
Simona Ahrnstedt
433 pagine
Sperling & Kupfer
Cartaceo € 19,90


Stoccolma, 1880.  E' una sera di dicembre e la città è come incantata sotto una coltre di neve bianchissima. Nel foyer luccicante del Teatro dell'Opera, gremito di dame in abiti eleganti e gentiluomini dell'alta società, tra il profumo delle ciprie e l'aroma dei sigari, un uomo e una donna si incontrano. Lei è Beatrice Lowenstrom, dai meravigliosi capelli rosso fuoco e il viso spruzzato di lentiggini, una ragazza volitiva e ribelle che mal sopporta le rigide convenzioni borghesi degli zii con cui vive. Lui è Seth Hammerstaal, lo scapolo più discusso della capitale, con un debole per le donne belle e per le regole da infrangere. Un incontro fuggevole, eppure destinato a cambiare per sempre due vite. Perchè quella sera nasce la più travolgente passione che la fredda Stoccolma abbia conosciuto: da allora le strade di Seth e Beatrice si incrociano più volte, per caso, nelle mille occasioni mondane dei salotti bene della città. Seth è incantato dall'intelligenza di Beatrice, una donna che non assomiglia a nessun'altra, e Beatrice spaventata e insieme sedotta da quest uomo affascinante e inaffidabile, che non hai mai vissuto secondo gli schemi. Lungo le vie scivolose per la brina, dinanzi alla baia ghiacciata scintillante di luci, tra convegni notturni e passeggiate in carrozza, si consuma così un amore segreto, e per questo ancor più bruciante. Ma su Beatrice sono già stati fatti progetti e conclusi accordi che non includono nè libertà, nè la felicità e tantomeno Seth....




"E' cosa nota e universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un solido patrimonio debba essere in cerca di moglie."
            Jane Austen,
     "Orgoglio e Pregiudizio"




La recensione:

5 stelline sono troppo poche per quantificare la bellezza di questo libro.
Trovo difficoltà nello scrivere queste poche righe perchè se da un lato è stato di un romantico, dall'altro ho letto di tanto dolore che mi ha scombussolata.
E' la rappresentazione scritta di quelle che erano le limitazioni o meglio dire le sottomissioni delle donne a fine 800.
Beatrice è una giovane donna, orfana, che vive in casa di suo zio.
Intelligente e colta, riesce a non tenere a freno i suoi pensieri, cosa che all'epoca era di dubbia moralità soprattutto quando il suo interlocutore era di sesso maschile.
Vive in un mondo di ingiustizie ed è costretta a sposare un uomo, un conte, di molti anni più grande di lei, per aiutare i suoi familiari in una scalata sociale, ma soprattutto per evitare che fosse la sua adorata cugina Sofia a doversi sacrificare.
Il suo risulta essere quindi,  un doppio sacrificio dato che ha regalato il suo cuore ad un altro uomo, Seth.
Il mistero avvolge per la maggior parte del libro quello che è la figura del "principe" di Beatrice.
Fugaci apparizioni e sprazzi di pensiero, hanno reso Seth il classico sciupa-femmine irraggiungibile, che ha tutto il mondo ai suoi piedi. Si può immaginare quanto sia stata cocente la sua umiliazione nel momento in cui si crede rifiutato dopo che la sua scelta è ricaduta su quella lingua lunga e chioma rosso fuoco che tanto l'ha affascinato.
La loro storia è un continuo amarsi e disprezzarsi per atti che non sono stati causati da loro.
Molteplici sono  i malintesi che li coinvolgono e alcuni di spiacevolissima conseguenza.
Credutosi appunto rifiutato e all'oscuro della costrizione a cui deve sottostare Beatrice, parte per un viaggio d'affari e lei si sposa.
Tutte le speranze di gioia e lieto fine crollano. In una sola notte questa ragazza si ritrova all'inferno e non riesce a risollevarsi.
Decisa a non soccombere, lotta per se stessa e per tutti quei principi che le sono stati negati, grazie anche all'aiuto della preziosissima Vivienne.
Difficile è stata la lettura, ma non per lo scorrere della scrittura, fluida e ben articolata, ma per il tormento che vi leggevo all'interno di alcune parti nello specifico.
Non aspettatevi  il classico romanzo del "E vissero tutti felici e contenti..."
La Ahrnstedt è riuscita a creare una struggente storia d'amore in un mix perfetto di pathos e passione, capace di  tenere incollati alle pagine i lettori fino alla fine.




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