giovedì 23 agosto 2012

Recensione: La biblioteca dei libri proibiti di John Harding

 
 
La biblioteca dei libri proibiti
John Harding
Pagine: 255
Garzanti
Prezzo: 9,90 Euro

La trama:
New England, 1891. È notte fonda ormai. Nell'antica dimora di Blithe House regnano il silenzio e l'oscurità. Per Florence, giovane orfana di dodici anni, è finalmente giunto il momento che ogni giorno aspetta con ansia. Attenta a non far rumore, sale le scale ed entra nella vecchia biblioteca. Nella grande stanza abitata dalla polvere e dall'abbandono ci sono gli unici amici che le tengano davvero compagnia, i libri. Libri proibiti per Florence. Non potrebbe nemmeno toccarli: da sempre le è vietato leggere. Così le ha imposto lo zio che l'ha allevata con il fratellino Giles. Un uomo misterioso, che l'ha condannata a vivere confinata in casa insieme alla servitù. Ma Florence è furba e determinata e ha imparato a leggere da sola. Ha intuito che nei libri è racchiusa la strada per la libertà. Perché proprio in quella biblioteca, tra i vecchi volumi di Sir Walter Scott, Jane Austen, Charles Dickens, George Eliot e Shakespeare, si nasconde un segreto legato a doppio filo alla morte dei suoi genitori. Una terribile verità che, notte dopo notte, getta ombre sempre più inquietanti sulla vita di tutti. Strani episodi iniziano a sconvolgere la dimora. Prima la morte violenta e inspiegabile di una delle governanti, poi l'arrivo della nuova istitutrice del fratellino, che odia Florence con tutta se stessa. Per la ragazza camminare per i corridoi della casa è sempre più pericoloso.

Recensione:
Leggere questo libro è stata una vera impresa!!
La prima metà è lentissima e non succede praticamente niente se non seguire i pensieri della dodicenne Florence, praticamente rinchiusa in un'enorme magione insieme al fratellastro, il piccolo Giles.
A rendere ancora più tediosa la lettura della prima parte è l'uso di verbi assai bizzarri che la ragazzina conia per esprimere concetti più complessi e che quindi rendono la letturo poco piacevole.
La seconda parte scorre leggermente di più ma è comunque follia allo stato puro.
E' chiara l'intenzione dell'autore di voler creare un romanzo gotico ma sinceramente la lettura è abbastanza pesante e non capisco le lodi della critica.
Leggere 255 pagine seguendo i vaneggiamenti più o meno reali di una ragazzina è veramente troppo!!!!

mercoledì 22 agosto 2012

Recensione: I giorni del tè e delle rose




I giorni del tè e delle rose
Jennifer Donnelly
Pagine: 638
Sonzogno
Prezzo: 12,00 Euro

La trama:
Londra, 1888. Una città in cui convivono ladri, prostitute e sognatori, in cui i bambini giocano di giorno nelle stesse strade dove di notte Jack lo Squartatore va a caccia.
Fiona Finnegan, bella e indomita, è operaia alla Burton Tea Company, la maggiore società di importazione e lavorazione del tè; è povera, ma crede in una vita migliore, lontana dalle luride banvhine del porto e vuole aprire un negozio tutto suo assieme a Joe, il suo grande amore di sempre.
Quando però lui tradisce la sua fiducia e il padre, la madre e il fratello maggiore muoiono uno dopo l'altro in maniera sospetta, le sue speranze vengono spazzate via, e a lei non resta che andarsene oltre oceano, a New York,  a cercare fortuna. 

Recensione:
Primo romanzo della trilogia Roses Series, a cui seguono Come una rosa d'inverno e La rosa selvatica, ancora in via di pubblicazione; I giorni del tè e delle rose mi ha letteralmente conquisatata.
Ambientato nella Londra Vittoriana, mescola con maestria storia e finzione creando un mix perfetto.
Còsì a far sfondo alle vicende di Fiona c'è la rivoluzione industriale che comincia ad imporsi prepotentemente nella vita delle persone.
Nonostante sia un romanzo corposo, la trama è coinvolgente sin da subito; si soffre, si ride e si piange con la protagonista Fiona, di cui non si può non ammirare il coraggio e la caparbietà.
Assolutamente consigliato...bellissimo!!!!


martedì 7 agosto 2012

Recensione: Tu sei mio - La confraternita del pugnale nero di J.R. Ward



Tu sei mio
J.R. Ward
Pagine: 597
Rizzoli
Prezzo: 16 Euro

La trama:
Ha occhi azzurri freddi e opachi, John il muto, incapaci di riflettere la luce e di svelare al mondo il suo travaglio passato da umano.
Ora, lottando al fianco dei vampiri, si è guadagnato un posto nella Confraternita del Pugnale Nero.
E anche se le sue emozioni non trovano parole, nel suo cuore hanno il suono assordante della passione; John lotta per Xhex, la femmina guerriera metà vampira e metà symphath che lo ha fatto innamorare.
Un amore che John si è inciso sulla pelle con un tatuaggio, adesso che Xhex è scomparsa.
Partita in una missione contro i feroci lesser, Xhex è rimasta prigioniera e schiava del loro capo Lash, il mezzosangue vampiro figlio dell'Omega che adesso controlla il mercato della droga a Caldwell.
Toccherà a John affrontare il male incarnato da Lash per salvare Xhex dal suo carnefice, oltre che da se stessa.
Perchè Xhex è una donna forte che rifiuta di essere amata, non una vittima inerme in attesa di un salvatore.
E John un uomo tormentato, che non ha mai saputo rimarginare le ferite della sua prima vita.
Ma il destino insegnerà a entrambi che due anime gemelle non possono combattere contro l'amore vero.

Recensione:
Anche questo nuovo capitolo della Confraternita non delude. Ho atteso con trepidazione di leggere di John e Xhex e non sono rimasta delusa.
Molto bella è l'incursione nel passato che racconta la nascita di Xhex e di come Darius e Tor ne siano stati parti attive.
Sia i personaggi di Jhon e Xhex sono personaggi complessi con un passato fatto di violenza e dolore.
Avrei forse apprezzato di più che la Ward avesse approfondito questo aspetto psicologico dei due personaggi donando, forse, un tocco un pò meno scontato alla storia.
Intrigante l'entrata ufficiale nella storia della sorella di V, Payne. 

Recensione: L'eredità segreta di Katherine Webb



L'eredità segreta
Katherine Webb
Pagine: 403
Mondadori
Prezzo: 19 Euro

La trama:
Nel freddo inverno del 2009, alla morte della nonna Erica Calcott e sua sorella Beth, entrambe sulla quarantina, ricevono in eredità la magnifica casa di famiglia nello Wiltshire dove, da bambine, trascorrevano le vacanze estive.
Quando arriva a Storton Manor, è sopraffatta dai ricordi della sua infanzia e soprattuto del cugino Henry, la cui improvvisa scomparsa nel nula tanti anni prima aveva distruto la famiglia.
Erica decide di scoprire finalmente cosa è successo davvero al cugino, così da chiudere i conti con il passato e permettere a sua sorella Beth, da sempre tormentata da questa tragedia, di ritrovare la serenità.
A poco a poco emergono segreti inattesi e sconvolgenti che riportano all'inizio del Novecento, quando un'affascinante ereditiera di New York si era trasferita per amore in Oklahoma e aveva dato l'avvio alla storia della loro famiglia.

Recensione:
La trama è intrigante e si svolge su due piani temporali diversi per narrare la storia di Erica e di sua sorella Beth che, dopo aver ereditato dall'arcigna nonna la magione di famiglia, si ritrovano a dover fare i conti con un passato miseterioso; poi c'è la storia di Caroline la bisnonna delle ragazze.
L'impianto del libro non è male ma è terribilmente noioso, specialmente nella prima parte, e fa fatica ad appassionare.
I misteri che la trama promette sono banali e prevedibili. Una lettura poco più che piacevole.