martedì 11 marzo 2014

" Le piccole bugie del cuore" di Gemma Townley



Le piccole bugie del cuore
Gemma Townley
265 pagine
Giunti
Cartaceo € 9,90

In fondo cos'è  una piccola bugia innocente? Se può aprirti qualche porta senza recare danno a nessuno, è solo un peccato veniale... E' questo che pensa Natalie, trentenne di provincia appena sbarcata a Londra. Ma la vita nella grande metropoli non è così sfavillante, soprattutto quando fai la commessa e vivi da sola. Come se non bastasse, il telefono continua a squillare e la cassetta delle lettere è colma di buste colorate e invitanti: peccato che non siano destinate a lei, ma a Cressida, la precedente inquilina, che a quanto pare aveva una vita sociale molto glamour. La tentazione si fa irresistibile quando Natalie nota su una busta l'indirizzo di uno dei club più esclusivi di Londra. Di lì ad aprirla e presentarsi a una festa nei panni di Cressida il passo è molto breve...
Personaggi impacciati e sentimentali, situazioni tragicomiche e terribilmente romantiche: Gemma Townley colpisce ancora





" Come diceva Winston Churchill 
Continua a tenere duro"






La recensione:

"Le piccole bugie del cuore" è il primo libro che leggo di Gemma Townley.
 Nello scorrere le uscite di marzo 2014, questo rientra nel gruppo delle copertine che hanno attirato la mia attenzione, sia per il titolo che per l'immagine. Non son riuscita a fermare i miei ricordi d'infanzia, ad un altro paio di scarpette dello stesso colore, quelle della strega dell'Est nel Mago di Oz.
Questa è la storia di Natalie Raglan, una ragazza nata e cresciuta nella provincia di Bath, che cerca di realizzare il suo grande sogno nella città di Londra.
Un negozio di abbigliamento glamour tutto suo, una cerchia di amici con cui divertirsi e perchè no,  un amore vero e passionale come quello che non è mai riuscito ad avere per colpa di un ex buono a nulla.
Ma la realtà è molto diversa dai suoi propositi.
Dopo quasi un mese ancora non è uscita una sola volta, il suo capo la detesta e il suo telefono, come anche la cassetta delle lettere, sono ad esclusivo uso dell'ex inquilina del suo appartamento, Cressida, che sembra abbia avuto una vita talmente movimentata da suscitare la gelosia e la rabbia di  Natalie sebbene non la conoscesse proprio.
L'inizio del libro è un pò lento, anche se non mancano continue battutine ironiche che la protagonista rivolge al proprio riflesso, per la sua incapacità di successo.
E' una ragazza abituata ad accontentarsi di quel poco che ha.
La sua vita è stata un susseguirsi di fatti che lei ha accettato solo perchè crede di non poter avere di meglio, come potrebbe essere il non mollare mai il suo eterno fidanzato, sebbene continui a tradirla.
La svolta  si ha quando una sera, raggiunto il massimo livello di sconforto, ubriaca, decide di aprire una lettera di Cressida e scopre che la ragazza oltre ad essere socia di uno dei club più esclusivi di Londra, ha un incontro combinato con un uomo, Simon.
Il giorno dopo non ha la minima idea del pasticcio in cui si è cacciata durante la notte, ma fatto sta che riceve un invito a cena proprio da Simon, convinto di rivolgersi a Cressida.
Da qui, l' inizio di una serie di fatti che porteranno la nostra protagonista a vivere una vita parallela, fatta di menzogne e comportamenti assurdi.
Io non sono una persona bugiarda di natura, quindi ho fatto molta fatica ad interagire col personaggio.
Preferisco una verità cruda e scomoda ad un mucchio di paroline fantasiose.
Come dice il proverbio: Le bugie han le gambe corte, ma in questo caso, direi, che si sono allungate parecchio prima di esser scoperte.
Dopo la prima menzogna, Natalie ha fatto sempre più fatica a destreggiarsi sia con Simon che con i suoi  amici.  Vani sono stati i suoi propositi di dire la verità, perchè ogni momento buono era sempre messo da parte per paura di perdere quel poco che aveva conquistato.
Ma lei stessa durante uno dei suoi esami di coscienza afferma:
" Ce l'avevo.
 E non ce l'avevo al tempo stesso. 
Era tutto un mucchio di bugie.
Non sapevo più chi ero"
Di qui le mie continue imprecazioni.
Ma a prò di ché? E' normale che più una bugia è ripetuta ed arricchita di "Frottole", più sarà difficile da perdonare, quindi meglio togliersi il molare subito che continuare a soffrire nel tempo, non credete?
Ma Natalie non  ci prova nemmeno a redimersi e si ritroverà, di fronte al precipizio, nel peggiore dei modi e la sua unica via di salvezza da un'umiliazione sarà la fuga.
Il libro non è stato molto coinvolgente. Non capisco però se a causa mia e dell'incapacità di mentire al 90% o per una questione di ripetività delle scene.
Continui monologhi su come dire la verità e su quanto non si meriti nulla.
Dopo tanto tempo mi son ritrovata a leggere un libro dove il protagonista dei raggiri è una donna e non sempre l'opposto.
Mi è dispiaciuto tantissimo per Simon. Si comprende sin dalle prime sue battute che avrebbe gettato al vento il nome di Cressida, con tutta la sua vita mondana, per Natalie,se lei si fosse decisa a dire la verità.
Lo prova quando afferma:
" Come potevi pensare che non volessi più vederti?
Sei la donna più folle, esasperante e imprevedibile che abbia mai conosciuto.
Ma mi fai sentire vivo"
E mi son dispiaciuta di più quando per apparire scintillanti, si perdono valori così importanti come l'amicizia di una vita con la tua migliore amica.
Ma da buon romanzo rosa, non poteva concludersi con un finale altrettanto zuccheroso.
Meravigliosi invece sono stati i personaggi di contorno o secondari come volete chiamarli voi, che han dato quello sprint in più, rallegrando le giornate di Natalie con le loro mille e più pazzie.





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