John Green
299 pagine
Rizzoli
Cartaceo € 15,00
Miles Halter, sedici anni, colto e introverso, comincia a frequentare una prestigiosa scuola dell'Alabama. Qui lega subito con Chip, povero e brillantissimo, ammesso alla scuola grazie a una borsa di studio, e con Alaska Young, divertente, sexy, attraente, avventurosa studentessa di cui tutti sono innamorati. Insieme bevono, fumano, stanno svegli la notte e inventano scherzi brillanti e complicati. Ma Miles non ci mette molto a capire che Alaska è infelice, e quando lei muore schiantandosi in auto vuole sapere il perchè. E' stato davvero un incidente? o Alaska ha cercato la morte?
La recensione:
John Green è un talento assoluto.
E' il secondo libro che leggo di questo scrittore ed è una continua emozione.
"Cercando Alaska" racconta la storia di Miles, un ragazzo asociale che affronta il nuovo liceo con un proposito del tutto nuovo: cercare di farsi delle amicizie. Detto così potrebbe dare l'impressione che si tratti della solita storia del ragazzo sfigato di turno, ma la lettura invece, ci presenterà un giovane intelligente e divertente che darà fondo a tutta la sua libertà.
" Vado a cercare il Grande Forse".
E' così che esordisce Miles all'inizio del libro, come a precisare il cammino che vuole intraprendere con l'inizio della nuova e prestigiosa scuola e queste poche parole mi son state chiare solo alla fine nel loro reale significato.
Sarà circondato da pochi cari, ma ognuno di loro avrà la sua importanza.
Dapprima Takumi, il suo compagno giapponese di stanza che diventerà il suo punto fermo. E poi Alaska, una ragazza lunatica e gioiosa allo stesso tempo, che stravolgerà del tutto la sua vita.
Spettacolare il modo di raccontare di Green, di come questo ragazzo idealizzi il suo rapporto con Alaska. La ama, ma sa che lei non potrà mai interessarsi a lui sotto quel punto di vista, anche se gli dice spesso che è carino.
Il libro ha un prima e un dopo.
136 giorni è il periodo che questi ragazzi trascorreranno insieme, facendosi scherzi, ubriacandosi e aiutandosi l'un l'altro, fino a che una notte, in un incidente stradale Alaska perde la vita.
136 sono i giorni che passano prima che Miles e il colonnello riescano a districare il mistero della morte della loro compagna.
Sono tante le domande e molte poche le risposte, ma la scrittura scorrevole e leggera, non mi ha mai fatto pesare il mistero o le lunghe indagini., infatti Green pensa come un adolescente e scrive facendo uso dello stesso linguaggio in questo libro.
Svariati i temi trattati, ma il principale a mio avviso è come scappare dalle sofferenze costanti di una vita che decide per te.
Miles è un adolescente non libero perchè i genitori hanno sempre deciso per lui, quindi sofferenza. E' un ragazzo asociale e prova un amore non corrisposto, quindi altra sofferenza, ma mai che dipenda da un proprio atteggiamento.
La cosa che più amo di John Green è il modo in cui descrive le emozioni. Attraverso le pagine si percepisce la paura, il dolore e soprattutto l'incredulità di una morte prematura. Da brividi il tratto di quando Miles prende coscienza della morte della sua amata.
Pochi sono i libri che potrei leggere con un bagaglio sentimentale di tale portata, dove gioie e dolori sono mischiati in maniera divina, ma sono sicura che questo scrittore avrà sempre un posto sul podio dei miei preferiti.
Un'ultima cosa: LEGGETELO, LEGGETELO, LEGGETELO.
L'ho messo in lista! Ho fatto bene?
RispondiEliminaa mio modesto parere Green è uno dei migliori
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