martedì 21 gennaio 2014

"Ti aspettavo" di J. Lynn





Ti aspettavo
J. Lynn
16 gennaio 2014
331 pagine
Casa Editrice Nord   € 9.99 ebook


L'università è la sua via di fuga. Per troppi anni, dopo quella maledetta festa di Halloween, l'esistenza di Avery Morgansten è stata un incubo, e adesso lei può finalmente ricominciare da capo. Tutto ciò che deve fare è arrivare puntuale alle lezioni, mantenere un profilo basso e , magari, riuscire a  stringere qualche nuova amicizia. Quello che deve assolutamente evitare, invece, è attirare l'attenzione dell'unico ragazzo che potrebbe mandare in frantumi il suo futuro... Cameron Hamilton è il sogno proibito delle studentesse del campus: fisico atletico e ammalianti occhi azzurri, è il classico ribelle dal quale una brava ragazza come Avery dovrebbe tenersi alla larga. Eppure Cam pare proprio spuntare ovunque, col suo atteggiamento disincantato, le simpatiche punzecchiature e quel sorriso irresistibile. E Avery non può ignorare il fatto che, ogni volta che sono insieme, il resto del mondo scompare e lei sente risvegliarsi quella parte di sè che pensava di aver perduto per sempre.
Però, quando inizia a ricevere delle e-mail minacciose e delle strane telefonate notturne, Avery si rende conto che il passato vuole lasciarla andare. Prima o poi la verità verrà a galla e, per superare anche quella prova, lei avrà bisogno d'aiuto. Ma la relazione con Cam darà la colonna che la sorreggerà o lo "sbaglio" che la trascinerà a fondo?





Trilogia formata da:

  1. Wait for you ( Ti aspettavo)
  2. Be whit me
  3. Stay whit me 





La recensione:


“Ti aspettavo” è il primo libro di una nuova serie di romanzi New Adult scritti da J.Lynn, meglio nota come J.L. Armentrout. Come per la serie cui appartiene “Obsidian”, anche in questo scritto, si rispecchia lo stile fresco e giovane della scrittrice, capace di incollare il lettore alle pagine del libro fino alla fine, dove per fine comprendo anche i ringraziamenti e gli eventuali titoli di coda.
Questa è la storia di Avery, una ragazza in fuga dal suo passato, dai suoi genitori e da una maledettissima  notte di Halloween che ha irrimediabilmente segnato il corso della sua vita.  Decisa ad avere una vita come tante altre ragazze, si iscrive al college in West Virginia, mettendo così chilometri di distanza dalla sua vecchia persona ed aprendo un nuovo capitolo della sua vita.
Ma come sempre il destino ci mette il suo zampino.
Nel correre alla sua prima lezione, dopo un ritardo spaventoso, si scontra/schianta letteralmente contro un muro. Una colonna di marmo nel bel mezzo delle scalinate che se non fosse per la caratteristica di essere animata e quindi di avere due braccia e due gambe che la sorreggono e la sostengono, l’avrebbe mandata a gambe all’aria.
Eh si, miei cari lettori! Poteva nel nuovo libro della Armentrout esserci un ragazzo meno bello del Dio Apollo? Certo che no.
Cam è il sogno di ogni ragazza del college. Capello pazzo, occhi blu e fisico atletico sono solo le prime caratteristiche che la vista di questo ragazzo ci sbatte in faccia. Poi se vogliamo calcolare anche la super sexy fossetta che appare ogni volta che ci regala un sorriso, sono da “ok dove lo famo?”
La chimica scatta subito e il legame che si instaura è fortissimo, ma mentre uno cerca in tutti i modi di avvicinarsi, l’altra scappa come una lepre.
L’amicizia che nasce tra questi due personaggi ha fasi diverse che parte da un semplice saluto di cortesia, come quello che può esserci tra due dirimpettai o semplicemente tra due studenti che condividono lo stesso corso, a punzecchiature e battutine su tutto ciò che li circonda.
L’incontro cambierà le loro vite, hanno tantissimo in comune e la voglia di superare i loro problemi insieme è tanta, ma alla base di tutto ci deve essere una fiducia reciproca che molto spesso sarà causa di liti e di veri e propri addii.
Personalmente mi trovo in difficoltà nel recensire questo libro così tanto simile a tanti altri e soprattutto così simile ad “Obsidian” non nella trama, ma nella caratteristica propria dei personaggi.
Avery è una ragazza tranquilla che non vuole altro che dimenticare ciò che gli è accaduto 5 anni prima. Gli sguardi o semplici pettegolezzi le danno ansia e proprio per questo cerca di evitare qualsiasi avvenimento che possa suscitare attenzione su di sé.  Il solo fatto di entrare con pochi minuti di ritardo in un aula dove il professore è già presente la manda in panico.
Il suo piano però va in frantumi la prima ora del suo primissimo giorno della sua nuova vita. Potremmo dire sfigata? Ci potrebbero essere molti pareri contrastanti a tal proposito.
È capace di suscitare l’attenzione dell’unico ragazzo che doveva evitare come la peste. La sua goffaggine o la sua reticenza a non dar confidenza, non fanno altro che drizzare le antenne del nostro bad boys.
Più lei cerca di evitarlo, più se lo ritrova negli stessi ambienti, fino a scoprire che addirittura condividono lo stesso pianerottolo.
Piano piano, Cam si insinua nella sua quotidianità.
Il  carattere spigliato del ragazzo e il suo ego paragonabile all’universo, la scioglieranno e la faranno affrontare le sue paure lentamente fino a far si che riesca a fidarsi per la prima volta dopo anni, di una persona. È talmente delusa da tutto che farà fatica anche a scambiare poche parole con alcuni compagni di scuola che poi diventeranno punti fondamentali nelle sue giornate.
Cam è un turbine di potenza. I suoi modi di agire, il suo farsi desiderare o quanto meno apparire in momenti strategici, sempre con la battutina pronta o con il suo semplice sorriso sghembo, è quello che ha dato maggior vita a questo romanzo.
Essendo come ho detto prima, non propriamente un libro originalissimo, i suoi scontri verbali e le sue battutine ironiche hanno reso molto più scorrevole un libro con una storia già letta e straletta, seppur scritta in maniera divina.
Ma come Avery anche lui ha i suoi scheletri nell’armadio, ma non per questo evita il mondo.
Dietro la facciata da duro si nasconde un animo dolcissimo e tantissime volte mi son trovata a sorridere tra me e me e desiderare un  ragazzo altrettanto meraviglioso.
È sempre pronto ad ascoltare, a dare il suo contributo e a far si che la persona che più tiene al mondo, possa fidarsi di lui. Dolorose sono state molte scene dove, sebbene ci sia stata tutta la sua buona volontà, Avery lo abbia escluso e lui si è dovuto ritirare in un angolino a leccarsi le ferite.
La sua ostinazione è tanto forte come la sua popolarità e questo è un punto a suo favore perché dimostra che dietro la facciata di latin lover, oltre ad avere un cervello molto potenziato è anche un ragazzo con dei sani principi. Cresciuto all’interno di una famiglia che gli ha sempre dimostrato affetto, coinvolgerà la nostra giovane ragazza, scalfendo ancora un pochino le sue paure, facendogli vivere emozioni a lei sconosciute come possano essere una semplice cena in famiglia o una stupidissima partita a carte.
Sul piano emotivo dividerei questo libro in due parti. La prima, all’inizio, molto semplice, una lettura diretta ad un pubblico molto giovane con le presentazioni, la scuola e il resto. Con lo svolgersi della trama però vengono affrontati temi molto forti e sentimenti contrastanti. Paure e ossessioni prendono vita e la lettura delle pagine non fa altro che coinvolgerci, immedesimandoci nei protagonisti fino a farci porre la domanda….. ed io come avrei reagito?
Sebbene sia un romanzo classificato NA, i temi affrontati sono crudi e spesso mi ci sono scontrata smadonnando a più non posso, perché comunque anche se personaggi inventati, sono ragazzi non molto più piccoli di me.
La Armentrout è stata grandiosa anche in questo caso e devo dire che una chicca esclusiva c’è l’ha con il personaggio di Jacob. Il classico miglior amico gay che ha la battuta pronta e lo spirito sempre disponibile  alla baldoria. Spettacolare sono le sue uscite di testa e questo suo non porre mai freno alla linguaccia che si ritrova o non curarsi mai degli altri sono un vero sprint in più.
Ora non ci resta che aspettare il seguito.





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