J. Lynn
16 gennaio 2014
331 pagine
Casa Editrice Nord € 9.99 ebook
L'università è la sua via di fuga. Per troppi anni, dopo quella maledetta festa di Halloween, l'esistenza di Avery Morgansten è stata un incubo, e adesso lei può finalmente ricominciare da capo. Tutto ciò che deve fare è arrivare puntuale alle lezioni, mantenere un profilo basso e , magari, riuscire a stringere qualche nuova amicizia. Quello che deve assolutamente evitare, invece, è attirare l'attenzione dell'unico ragazzo che potrebbe mandare in frantumi il suo futuro... Cameron Hamilton è il sogno proibito delle studentesse del campus: fisico atletico e ammalianti occhi azzurri, è il classico ribelle dal quale una brava ragazza come Avery dovrebbe tenersi alla larga. Eppure Cam pare proprio spuntare ovunque, col suo atteggiamento disincantato, le simpatiche punzecchiature e quel sorriso irresistibile. E Avery non può ignorare il fatto che, ogni volta che sono insieme, il resto del mondo scompare e lei sente risvegliarsi quella parte di sè che pensava di aver perduto per sempre.
Però, quando inizia a ricevere delle e-mail minacciose e delle strane telefonate notturne, Avery si rende conto che il passato vuole lasciarla andare. Prima o poi la verità verrà a galla e, per superare anche quella prova, lei avrà bisogno d'aiuto. Ma la relazione con Cam darà la colonna che la sorreggerà o lo "sbaglio" che la trascinerà a fondo?
Trilogia formata da:
- Wait for you ( Ti aspettavo)
- Be whit me
- Stay whit me
La recensione:
“Ti aspettavo” è il primo libro di una nuova serie di
romanzi New Adult scritti da J.Lynn, meglio nota come J.L. Armentrout. Come per
la serie cui appartiene “Obsidian”, anche in questo scritto, si rispecchia lo
stile fresco e giovane della scrittrice, capace di incollare il lettore alle
pagine del libro fino alla fine, dove per fine comprendo anche i ringraziamenti
e gli eventuali titoli di coda.
Questa è la storia di Avery, una ragazza in fuga dal suo
passato, dai suoi genitori e da una maledettissima notte di Halloween che ha irrimediabilmente
segnato il corso della sua vita. Decisa
ad avere una vita come tante altre ragazze, si iscrive al college in West Virginia,
mettendo così chilometri di distanza dalla sua vecchia persona ed aprendo un
nuovo capitolo della sua vita.
Ma come sempre il destino ci mette il suo zampino.
Nel correre alla sua prima lezione, dopo un ritardo
spaventoso, si scontra/schianta letteralmente contro un muro. Una colonna di
marmo nel bel mezzo delle scalinate che se non fosse per la caratteristica di
essere animata e quindi di avere due braccia e due gambe che la sorreggono e la
sostengono, l’avrebbe mandata a gambe all’aria.
Eh si, miei cari lettori! Poteva nel nuovo libro della
Armentrout esserci un ragazzo meno bello del Dio Apollo? Certo che no.
Cam è il sogno di ogni ragazza del college. Capello pazzo,
occhi blu e fisico atletico sono solo le prime caratteristiche che la vista di
questo ragazzo ci sbatte in faccia. Poi se vogliamo calcolare anche la super sexy
fossetta che appare ogni volta che ci regala un sorriso, sono da “ok dove lo
famo?”
La chimica scatta subito e il legame che si instaura è
fortissimo, ma mentre uno cerca in tutti i modi di avvicinarsi, l’altra scappa
come una lepre.
L’amicizia che nasce tra questi due personaggi ha fasi
diverse che parte da un semplice saluto di cortesia, come quello che può
esserci tra due dirimpettai o semplicemente tra due studenti che condividono lo
stesso corso, a punzecchiature e battutine su tutto ciò che li circonda.
L’incontro cambierà le loro vite, hanno tantissimo in comune
e la voglia di superare i loro problemi insieme è tanta, ma alla base di tutto
ci deve essere una fiducia reciproca che molto spesso sarà causa di liti e di
veri e propri addii.
Personalmente mi trovo in difficoltà nel recensire questo
libro così tanto simile a tanti altri e soprattutto così simile ad “Obsidian”
non nella trama, ma nella caratteristica propria dei personaggi.
Avery è una ragazza tranquilla che non vuole altro che
dimenticare ciò che gli è accaduto 5 anni prima. Gli sguardi o semplici
pettegolezzi le danno ansia e proprio per questo cerca di evitare qualsiasi
avvenimento che possa suscitare attenzione su di sé. Il solo fatto di entrare con pochi minuti di
ritardo in un aula dove il professore è già presente la manda in panico.
Il suo piano però va in frantumi la prima ora del suo
primissimo giorno della sua nuova vita. Potremmo dire sfigata? Ci potrebbero
essere molti pareri contrastanti a tal proposito.
È capace di suscitare l’attenzione dell’unico ragazzo che
doveva evitare come la peste. La sua goffaggine o la sua reticenza a non dar
confidenza, non fanno altro che drizzare le antenne del nostro bad boys.
Più lei cerca di evitarlo, più se lo ritrova negli stessi
ambienti, fino a scoprire che addirittura condividono lo stesso pianerottolo.
Piano piano, Cam si insinua nella sua quotidianità.
Il carattere
spigliato del ragazzo e il suo ego paragonabile all’universo, la scioglieranno
e la faranno affrontare le sue paure lentamente fino a far si che riesca a
fidarsi per la prima volta dopo anni, di una persona. È talmente delusa da
tutto che farà fatica anche a scambiare poche parole con alcuni compagni di
scuola che poi diventeranno punti fondamentali nelle sue giornate.
Cam è un turbine di potenza. I suoi modi di agire, il suo
farsi desiderare o quanto meno apparire in momenti strategici, sempre con la
battutina pronta o con il suo semplice sorriso sghembo, è quello che ha dato
maggior vita a questo romanzo.
Essendo come ho detto prima, non propriamente un libro
originalissimo, i suoi scontri verbali e le sue battutine ironiche hanno reso
molto più scorrevole un libro con una storia già letta e straletta, seppur
scritta in maniera divina.
Ma come Avery anche lui ha i suoi scheletri nell’armadio, ma
non per questo evita il mondo.
Dietro la facciata da duro si nasconde un animo dolcissimo e
tantissime volte mi son trovata a sorridere tra me e me e desiderare un ragazzo altrettanto meraviglioso.
È sempre pronto ad ascoltare, a dare il suo contributo e a
far si che la persona che più tiene al mondo, possa fidarsi di lui. Dolorose
sono state molte scene dove, sebbene ci sia stata tutta la sua buona volontà,
Avery lo abbia escluso e lui si è dovuto ritirare in un angolino a leccarsi le
ferite.
La sua ostinazione è tanto forte come la sua popolarità e
questo è un punto a suo favore perché dimostra che dietro la facciata di latin
lover, oltre ad avere un cervello molto potenziato è anche un ragazzo con dei
sani principi. Cresciuto all’interno di una famiglia che gli ha sempre
dimostrato affetto, coinvolgerà la nostra giovane ragazza, scalfendo ancora un
pochino le sue paure, facendogli vivere emozioni a lei sconosciute come possano
essere una semplice cena in famiglia o una stupidissima partita a carte.
Sul piano emotivo dividerei questo libro in due parti. La
prima, all’inizio, molto semplice, una lettura diretta ad un pubblico molto giovane
con le presentazioni, la scuola e il resto. Con lo svolgersi della trama però
vengono affrontati temi molto forti e sentimenti contrastanti. Paure e
ossessioni prendono vita e la lettura delle pagine non fa altro che
coinvolgerci, immedesimandoci nei protagonisti fino a farci porre la domanda…..
ed io come avrei reagito?
Sebbene sia un romanzo classificato NA, i temi affrontati
sono crudi e spesso mi ci sono scontrata smadonnando a più non posso, perché
comunque anche se personaggi inventati, sono ragazzi non molto più piccoli di
me.
La Armentrout è stata grandiosa anche in questo caso e devo
dire che una chicca esclusiva c’è l’ha con il personaggio di Jacob. Il classico
miglior amico gay che ha la battuta pronta e lo spirito sempre disponibile alla baldoria. Spettacolare sono le sue uscite
di testa e questo suo non porre mai freno alla linguaccia che si ritrova o non
curarsi mai degli altri sono un vero sprint in più.
Ora non ci resta che aspettare il seguito.
Cam è uno di quelli per cui ogni tanto un ripassino va fatto!
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