Per un giorno d'amore
Gayle Forman
395 pagine
Mondadori
28 gennaio 2014
cartaceo € 14,90
Finite le superiori, Allyson parte dalla Pennsylvania per un tour in Europa, insieme alla migliore amica Melanie. Non sa ancora che l'amore, quello che fa perdere la testa e sconvolge ogni sicurezza, diventerà il suo compagno dii viaggio. A Stratford-upon-Avon, il paese di Shakespeare, conosce infatti Willem, affascinante ragazzo olandese, che recita in una rappresentazione underground della Dodicesima notte. Fra i due scocca la scintilla... e Willem propone ad Allyson di seguirloa Parigi per trascorrere un giorno e una notte insieme. Lei, per la prima volta nella sua vita, decide di seguire l'istinto e provare, finalmente, a scoprire un'altra se stessa. Ma il mattino dopo si ritrova sola. Willem è scomparso. Che fine ha fatto? Era amore o l'ennesima illusione sul palcoscenico della vita?
La duologia è composta da :
- Just one day ( Per un giorno d'amore)
- Just one year ( per un anno d'amore)
La recensione:
Primo di una
duologia, “Per un giorno d’amore” di Gayle Forman, non è il classico
romanzo scritto per adolescenti che si riscoprono innamorati e che dopo essersi
persi, si ritrovano e vivono insieme felici e contenti.
È una storia di passioni, di avventure e di valori forti, e se
poi accostiamo anche Parigi e Shakespeare ne esce un vero e proprio capolavoro.
Allyson è pronta ad iniziare un nuovo capitolo della sua
vita.
Dopo aver concluso il liceo, parte con la sua migliore
amica, Melanie, per un viaggio in Europa prima dell’inizio dell’università. A
Londra, la sua passione per le opere di Shakespeare la conduce ad una
rappresentazione della Dodicesima notte e all’incontro, che la segnerà per
sempre, con il giovane attore Willem.
Spinti da esigenze diverse questi due ragazzi decidono di
trascorrere un giorno a Parigi insieme seppur non si conoscano proprio. Quello che ne segue è un giorno di viaggio
vorticoso, non perfetto, niente è
perfetto, ma è vero, e le emozioni che ne scaturiscono sono vere e sono molto
più gratificanti di qualsiasi altra cosa abbiano mai fatto nella vita.
Non esistono legami, nessuno dei due deve dimostrare di
essere quello che non è, eppure non si
sono mai sentiti così vivi insieme. Una “macchia”,così verrà definito il loro
incontro, una macchia incancellabile che per quanto si provi a toglierla,
resterà a marchio di quella bellissima giornata sulla pelle di entrambi.
Allyson, non è Allyson , la ragazza perfetta, che si finge
perfetta, per non deludere i suoi genitori, ma è Lulù, una girovaga che non si
è tirata dietro nel momento in cui questo giovane attore scapestrato gli ha
proposto di passare un giorno insieme, in terra straniera. Finalmente libera di scatenarsi, si gode
questa esperienza a 360° senza pensare al domani.
Ed è proprio questo che la porta alla più totale
disperazione quando il giorno dopo, al suo risveglio di Willem non c’è più
traccia. Non riesce a capire cosa lo abbia spinto a sgattaiolare via come un
ladro lasciandola sola, dopo aver trascorso una magnifica notte insieme.
Il suo rientro in America è tragico, poiché finalmente
capisce di non poter più fingere. Il suo carattere mite e la sua fragilità sono
spazzati via e prende consapevolezza di quello che vuole. Lo studio di materie
totalmente diverse da quelle scelte da sua madre e l’incontro ad un corso di
Shakespeare con Dee, il suo nuovo e stupefacente miglior amico,segnano la sua
rinascita.
Bugie e finzioni faranno da base alla sua nuova vita fino a
quando stufa, si ribella a quella che sarebbe stata la vita sognata dalla
madre.
È un percorso difficile, ma la sua volontà è più forte.
Attraverso le pagine leggiamo come cambia la sua scala di valori: Cosa piace ad
Allyson? Cosa vuole Allyson? C’è una maturazione in sé, una presa di coscienza
di quello che la fa stare bene ed inizia a ritrovare di nuovo se stessa, ma per
poter definitivamente lasciarsi il “prima” alle spalle, deve fare tutto quello
che è in suo potere per ritrovare questo ragazzo.
È come un ago in un pagliaio. Una sfida che avrebbe
spaventato la vecchia Ally, ma che alla nuova non fa che spingerla, con
ostinazione a cercare di più, facendola ritornare a Parigi esattamente dopo un
anno.
Frustrante sono stati i suoi continui fallimenti. Ogni volta
che era lì per lì di trovare una più piccola traccia, ecco che svaniva come
acqua al sole. Sono stata tentata di gettare la spugna io per lei.
Ho trovato molto romantico il non voler dimenticare e
imbarcarsi in quest’avventura senza meta, alla ricerca del suo grande amore.
Non sono riuscita a capire cosa mi sia piaciuto di più, se questo flash di
esperienze con Willem e tutto quello che ne è scaturito dopo, o semplicemente
il modo di questa ragazza di rinascere attraverso un’esperienza dolorosa.
Molti forse hanno trovato noioso il tutto, ma io lo
rileggerei immediatamente se non fosse per la voglia di scoprire qualcosa in
più su questo ragazzo che dopo la sua breve apparizione è scomparso nel nulla.
Non sappiano chi sia o dove sia stato, fino alla fine del libro, quando lui
finalmente apre quella benedetta porta.
La Forman è maga nel descrivere particolari stati emotivi.
Già con “If i stay” era riuscita a catturarmi, ma con questo romanzo si è
consacrata scrittrice per me.
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