Kiera Cass
28 gennaio 2014
299 pagine
Sperling & Kupfer
ebook € 9,99
Trentacinque ragazze. Così era cominciata la Selezione. Un reality che, per molte, rappresentava l'unica possibilità di trovare finalmente la via di uscita da un'esistenza di miseria. L'occasione di una vita. L'opportunità di sposare il principe Maxon e conquistare la corona. Ma ora, dopo le prime, durissime prove, a Palazzo sono rimaste soltanto sei aspiranti: l'Elite. America Singer è la favorita, eppure non è felice. Il suo cuore, infatti, è diviso tr al'amore per il regale e bellissimo Maxon e quello per il suo amico di sempre aspen, semplice guardia del Palazzo. E più America si avvicina al traguardo più è confusa. Maxon le sa regalare momenti di pura magia e romanticismo che lasciano senza fiato. Con lui, America potrebbe vivere la favola che ha sempre desiderato. Ma è davvero ciò che vuole? Perchè, allora ogni volta che rivede Aspen si sente trascinare dalla nostalgia per la vita che avevano sognato insieme? America ha un disperato bisogno di tempo per riflettere. Mentre lei è tormentata dai dubbi, il resto dell'Elite però sa esattamente ciò che vuole e America rischia così di vedersi scivolare via dalle dita la possibilità di scegliere... Perchè nel frattempo la Selezione continua, più feroce e spietata che mai.
recensione:
Secondo capitolo della trilogia “The Selection” di Kiera
Cass, “the Elite” è stato come il primo scritto, tutta copertina e poca trama.
Molto semplice e a tratti addirittura infantile, questo
libro non mi ha lasciato assolutamente nulla, se non una voglia pazzesca di
uccidere America per la sua eterna indecisione o come potrei chiamarla
semplicemente “volta-bandiera” e una frustrazione immensa per non aver potuto
dare una delle mie rispostine a quella son-bella e perfetta di una Celesta.
Di trentacinque ragazze di partenza, sei sono le selezionate
dal principe Maxon ancora in gara per aggiudicarsi il suo cuore o semplicemente
la corona. Tutte si affannano per
diventare la preferita, ma nessuna è realmente in gara poiché il cuore del
ragazzo è stato rapito da una prepotente quanto scostumata ragazzina di
diciassette anni, che neanche lo vuole.
Tutta la trama è incentrata sui continui umori altalenanti di
America. Quando sembra finalmente aver preso coscienza dei suoi sentimenti per
Maxon, ecco che fa un passo indietro e si getta nelle braccia del suo eterno
fidanzato Aspen. Posso capire la pressione alla quale sono sottoposte queste
ragazze, i loro continui battibecchi per chi dovrebbe fare questo o quello o
addirittura lo stress per la scelta del vestito migliore, ma il fatto che più
mi manda in “bestia”, chiedo scusa per il linguaggio ma ci vuole, è il fatto
che lei nel momento in cui fa il passo dietro è convinta di quello che dice o
pensa.
Un momento prima era decisa a diventare principessa d’Ilea e
di amare alla follia Maxon, il secondo dopo, per una qualsiasi sciocchezza che
sia anche incontrare Aspen per le scale, la manda in brodo di giuggiole per
quest’ ultimo ed ecco di nuovo che il bel principe si deve andare a fare un
giro
In tantissimi libri che ho letto mai mi è capitata una
protagonista più indecisa di questa e con comportamenti così infantili.
Sono pochi i tratti in cui il suo carattere battagliero
viene fuori e dimostra davvero di essere in grado di diventare la leader di una
nazione che sta cadendo in pezzi. La sua bontà, associata alla sua capacità di
commozione verso le persone di classe inferiore e dalla quale lei stessa
proviene, essendo una cinque, la fanno amare dalla popolazione e neanche
l’incoraggiamento delle sue cameriere in modo talmente diretto, la fanno
rinsavire o avere fiducia in sé.
Si scaglia contro la monarchia o verso tutto quello che
rappresenta, coinvolgendo anche il principe, quando decisioni errate, secondo
il suo punto di vista, vengono prese, poichè non riesce a capire i meccanismi
che ci sono dietro al potere. Occorre un intero libro per redimere Maxon dal
suo atteggiamento nei confronti di Maylee.
E poi voi, cari lettori, non
credete che dovrei prenderla a sberle?
Maxon invece è un ragazzo che mi fa tanta tenerezza, ma non
nel senso di cucciolo, ma perché è un ragazzo dal quale ci si aspetta
tantissimo e tutti i suoi comportamenti o gesti sono monitorati da un padre
tirannico che non lo lascia respirare.
Enormi sono le pressioni alla quale è sottoposto, tantissimi
i problemi che lo attanagliano, ma mai una volta ha fatto un solo passo
indietro sulla decisione di avere la preferita al suo fianco nella guida della
nazione.
È deciso ad avere quello che più desidera, a piccoli passi,
ma fruttuosi.
Molti non potrebbero apprezzare il suo modo di agire verso
la fine del libro quando inizia ad incontrare le altre ragazze, ma io mi sento
di appoggiarlo in pieno, perché se America non si decide, lui non può restare
senza consorte. Il fatto che si spinga in cerca di altre compagnie, non lo vedo
come un tradimento, ma come una scelta indispensabile per il suo futuro dato
che la sua,non lo vuole. E a questo
proposito non capisco i suoi attacchi di gelosia, patetici oltreché disastrosi.
Kiera Cass ha seguito lo stesso schema usato per il primo
libro. Le ragazze, la gara e gli attacchi dei ribelli. Nessun colpo di scena,
nessuna emozione che non sia rabbia o qualche avvenimento nuovo, nulla.
Confido nel terzo, ma non che lo aspetti con salti di gioia.
Nessun commento:
Posta un commento