martedì 13 maggio 2014

"Finché amore non ci separi" di Anna Premoli dall'8 maggio 2014

Dall'autrice del best-seller
"Ti prego lasciati odiare"
vincitrice del premio Bancarella 2013



Finché amoreodio non ci separi
Anna Premoli
384 Pagine
Newton Compton Editori
Ebook € 4,99


Si odiano da una vita. Ma stavolta potrebbe essere per sempre.


Amalia è un grande avvocato Newyorkese, nota nel foro come " la regina di ghiaccio".
E' ebrea, benestante e ha dei genitori che da sempre le riservano poche attenzioni.
Ryan, di origine irlandese, è il maggiore di quattro figli maschi e la sua caotica famiglia gestisce un tipico pub nel cuore della Grande Mela.
I due si sono conosciuti alla scuola di legge di Yale, dove hanno ferocemente lottato per il posto di direttore del giornale.
Amalia è rimasta a New York, Ryan ha invece fatto carriera a Chicago, finchè l'offerta per il posto da vice procuratore non lo riporta a New York.
Il primo caso che si trova ad affrontare sembra davvero banale: arresto per guida in stato d'ebbrezza di una giovane rampolla. E se quel che appare semplice si complicasse inaspettatamente? Se l'avvocato difensore sella ragazza fosse proprio quella Amalia che Ryan non vede da dieci anni?
Lo scontro in aula degenera a tal punto che il giudice li condanna a una serie di lavori socialmente utili, da svolgere insieme. E cosa potrà accadere se i due giovani, che si detestano amabilmente, sono costretti dalla legge a collaborare?








La recensione:

La scrittrice, nei ringraziamenti, afferma che litigare le piace...... ed io confermo che messo su carta, i suoi litigi ipotetici sono una vera bomba.
Leggere questo libro è stato incredibilmente divertente.
Anche questa volta Anna Premoli, Premio Bancarella per " Ti prego lasciati odiare", è stata capace di regalarmi ore di assoluto svago con tanto di lacrime per il troppo ridere.
Con uno stile inconfondibile, "Finchè amore non ci separi", ripete lo  schema odio-amore tra i due protagonisti dove uno non cede e l'altra non perdona.
Imperdibile, credetemi!
Amalia è un grande avvocato Newyorkese, nota nel foro come " la regina di ghiaccio".
La sua vita è il suo lavoro.
E' una donna forte e determinata come poche, con l'assoluta convinzione di restare zitella  poichè crede che nessun uomo riuscirà mai a tenerle testa.
Ha tutto quello che una ragazza normale potrebbe desiderare........ una bellezza folgorante, un lavoro di successo ed un patrimonio invidiabile, eppure nella sua vita ha sempre e solo desiderato una cosa che gli è sempre stata negata: l'affetto dei suoi genitori, o magari il solo fatto che sapessero che è viva ancora.
Della serie..... anche i ricchi piangono!
Le ha provate tutte, ma i suoi tentativi sono stati sempre vani.
" Gli altri comuni mortali provocano i propri genitori con tatuaggi e piercing
a lei invece bastava decidere di prendere la metro"
Solo la nonna Jackie, regina indiscussa del gioco di carte, le è sempre stata accanto, confortandola e indirizzandola nelle scelte più importanti.
 Ryan è il nuovo vice-procuratore di New York.
Trasferitosi da Chicago, dove aveva intrapreso una brillante carriera di avvocato, non si è lasciato sfuggire l'opportunità di ricongiungersi con la sua numerosissima e chiassosissima famiglia, accettando il nuovo incarico.
Il primo caso che si ritrova ad affrontare potrebbe anche esser risolto ad occhi chiusi, ma nel momento in cui legge il nome dell'avvocato difensore dell'altra parte, le carte in tavola assumono tutta un'altra sfumatura.
Ebbene sì! Ryan ha un trascorso con Amalia, non di quelli tutto rose e fiori come avremmo potuto pensare all'inizio della lettura, ma di due che si son davvero dati filo da torcere per tutta la durata degli studi fino alla laurea a Yale.
Attratti l'uno dall'altra, anche ora non riescono ad evitarsi, ma il fuoco della vendetta, fa sì che durante l'udienza, il loro comportamento porti il giudice Wyatt, ad emettere una punizione nei loro confronti  per un totale di cinquanta ore di lavori socialmente utili.
Una vera e propria catastrofe per due che non riescono a spartirsi neanche l'aria che c'è in una stanza.
Da qui, hanno inizio una serie di eventi che non sto a raccontarvi, perchè vi rovinerei il gusto della lettura.
I loro battibecchi e pensieri a senso unico sono un balsamo che allieva anche le giornate più nere di noi lettori.
Il fatto di essere così a contatto, di dover lavorare insieme è un incentivo a dare il meglio di sé per evitare che l'altro si senta in diritto di poter dire: Io sono il migliore.
E' una continua gara, ma si scoprono così, lati caratteriali che non si conoscevano, incrinando quell'armatura in cui hanno costretto i loro cuori.
Bambini e animali a parte, Amalia ha un animo meraviglioso e il suo sorriso riesce a mandare in tilt il nostro povero vice-procuratore. Vani sono i suoi tentativi di restargli lontano, poichè lei, scoperto di non essergli per nulla indifferente, fa di tutto per metterlo in difficoltà.
Un Ola per questa donna che non si ferma di fronte ad un rifiuto.
Infatti la sua ostinazione cresce con il numero di rifiuti che il belloccio gli rifila.
 Esilaranti le scene dove a prender parola è Kayla, la miglior amica di Amalia, che colleziona gli uomini come fossero oggetti. Con una lingua biforcuta, seconda solo all'avvocato, sarà una preziosa alleata dell'amore  verso la fine del libro, quando entrambi gli zucconi, brucianti di desiderio e soli, preferiscono stare lontani piuttosto che insieme, per una questione di principio.
Spettacolari le sue "perle" di saggezza
" A quanto pare non puoi diventare donna se almeno una volta 
non ti sei fatta umiliare da un bastardo.
Credimi, capisco perfettamente. Tu ne hai incontrato uno, 
io a decine. Considerati fortunata".
E' l'amica più vera, quella che ti pone di fronte ai problemi, non quella che si nasconde dietro frasi come, non ti preoccupare, oppure, passerà. Lei ti presenta il problema e la soluzione, anche se scomoda.
Credo di essermi dilungata anche troppo, ma a fin fine ho cercato di evitare al massimo spoiler proprio perchè spero che la lettura di questo libro, dalla trama non proprio super originale, vi coinvolga proprio come ha coinvolto me.





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