Non chiamarmi di lunedì
Daniela Volontè
Newton Compton Editori
284 pagine
Ebook € 4,99
Greta vive a Milano, Patrik a Roma. Si conoscono quando lei viene ingaggiata dalla Betapharma, la società di Patrik, per occuparsi di un ridimensionamento del personale in un periodo di crisi aziendale. E lui, giovane ingegnere con possibilità di reinserirsi nel mondo del lavoro, è tra quelli destinati a essere messi in mobilità. Quando l’ipotesi diventa una certezza, oltre al posto, Patrik deve dire addio anche alla sua storia d’amore. Greta invece non riesce a troncare un rapporto che non la porta da nessuna parte: Cris, l’uomo con cui ha una relazione, ha una moglie e pare proprio non volerla lasciare. Quando Patrik, ormai fuori dalla Betapharma, decide di concedersi una pausa e andare a trovare degli amici sul lago d’Orta, il caso vuole che incontri proprio Greta, quella che aveva ribattezzato come “la Lady di ferro”…
La recensione di Ele:
Delle uscite di marzo, non potevo farmi scappare il nuovo libro di Daniela Volonté, della quale ho molto apprezzato i suoi precedenti scritti.
Protagonisti di questa nuova avventura a carattere finanziario, sono Greta e Patrik, lei, una leonessa pronta a sfoderare i suoi artigli per raggiungere i suoi scopi, e lui, il leone del mago di Oz, ancora in cerca del suo coraggio.
Greta, è una cacciatrice di teste. Quando una società ha problemi finanziari e deve decidere chi licenziare o mettere in mobilità, viene ingaggiata per l'infausto compito essendo la migliore nel suo campo.
Quando viene mandata a Roma, pensa di dover svolgere lo stesso lavoro come da copione, ma una sorpresa si nasconde dietro l'angolo e non è per nulla preparata all'incontro con Patrik e con i suoi meravigliosi occhi azzurri, risultato del mix di vari geni perfetti che ha nel sangue.
Dire che volano scintille è poco, ma Patrik si trova ad un punto di svolta della sua vita che non ha problemi a dire quel che pensa, soprattutto verso una donna che sembri non avere cuore, tanto da non nasconderle il nomignolo con la quale la designa.... la Lady di ferro.
Greta in realtà, non è fredda e distante, ma si è solo creata una corazza intorno, un pò a causa del lavoro che svolge e nel quale non può farsi prendere da sentimentalismi, e un pò perchè la vita le ha sempre dimostrato che fidarsi degli altri può far male.
E' severa vero, ma come tutti gli esseri umani, anche lei ha il suo tallone d'Achille nelle vesti di un amante super segreto, dal quale non riesce a staccarsi per evitare di rimanere del tutto da sola.
L'incontro con Patrik può esser paragonato ad una scossa di terremoto, ma dopo il momentaneo shock, è più che decisa a riprendere il controllo della sua vita ed intraprendere scelte differenti.
"...tornerò ad essere la solita Greta, quella che vede il bicchiere mezzo vuoto, perchè così è sempre preparata al peggio. Quella che non si fida mai degli altri, perchè a volte lo ha fatto e si è ritrovata da sola. E fa male. E' un dolore che non voglio riprovare mai più."
I suoi propositi sono ottimi, tutto sembra filare liscio fino a quando, per caso, una sera si scontra con Greta.
Milano non è piccola e il fato sembra essersi proprio divertito a rimettere l'arpia di nuovo sul suo cammino ma, rivisti in un contesto diverso, i due instaurano un impensato rapporto di amicizia, scoprendosi affiatati e burloni, tanto da trascorrere molto tempo insieme e del quale ne vogliono sempre di più.
Giudizio finale? Un quattro stelle pieno.
La trama si sviluppa in svariati intrecci e mi son ritrovata molte volte ad immaginare il seguito, restando poi piacevolmente delusa o vittoriosa della mia tesi.
Quello che ho adorato di più è stato il doppio punto di vista che mi ha dato modo di capire i due personaggi a 360 gradi.
Le apparenze cozzano con la vera natura dei due protagonisti e pian piano la Volontè mi ha mostrato come una facciata austera possa mascherare una donna profondamente insicura e bisognosa d'amore o affetto, e come un uomo che si sente sconfitto, possa con una singola azione e una predisposizione a pensare positivo, a cambiare il suo futuro in meglio.
L'unica pecca l'ho riscontrata in un inizio un pò lentino ad avviarsi, ma l'ho giustificato col fatto che la scrittrice forse, doveva consolidare le basi per una storia che passa da un odio improvviso, ad un amore ancora più fulmineo, in uno scontro titanico.
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