Anna Premoli :
un nome, una garanzia
nuova regina del rosa italiano
Anna Premoli
320 pagine
Newton Compton Editori
Ebook € 4,99
Ethan ha ereditato una fortuna.
Sara viene nominata suo amministratore patrimoniale.
Ma il loro rapporto di lavoro cede presto il posto a qualcos'altro. Mettere i bastoni tra le ruote alla famiglia è una vera arte per Ethan Phelps. Perfezionata con cura nel corso degli anni. Quando suo padre muore all'improvviso, senza lasciare alcun testamento, la situazione precipita perchè il ragazzo eredita, insieme al fratello maggiore, le quote della Phelp&Phelps, multinazionale quotata in borsa e ancora sotto il controllo della famiglia. Il giorno in cui Ethan irrompe durante una riunione degli azionisti completamente ubriaco, la famiglia si convince della necessità di intervenire per salvaguardare lui e la sua quota azionaria, che garantisce loro di avere la maggioranza. Il tribunale nomina quindi un amministratore del suo patrimonio, ma sarà solo il primo di una lunga serie, perché
Ethan è bravissimo a farli fuggire, uno dopo l'altro. Quando anche il terzo rassegna le dimissioni, il giudice incaricato del caso decide di tentare una strada diversa, e invece di nominare uno dei soliti professionisti, chiama Sara di Giovanni, la cui specializzazione sono i brevetti aziendali. Ma Sara ha il grande vantaggio di essere determinata e, al contrario degli altri, di avere una vita privata che non la rende ricattabile.
La collaborazione tra lei ed Ethan inizia a suon di reciproci dispetti, ma è destinata a evolversi in qualcosa di ben più complicato ed eccitante...
Questi accanto ci sono le cover
dei suoi 3 libri
più una collaborazione che uscirà a breve
"Ti prego lasciati odiare"
le ha conferito il "Premio Bancarella 2013"
Link delle recensioni dei libri letti:
La recensione:
Dopo un leggero calo di livello nel suo
precedente libro, la Premoli è ritornata a far brillare il suo nome con “ Tutti
i difetti che amo di te”.
Un romanzo divertente, romantico e ricco di
colpi di scena da far sbiancare il Jocker per i tiri mancini che entrambi i
protagonisti compiono.
Lui è Ethan Phelps, uno scapestrato
ereditiere che passa le sue giornate oziando, tra fiumi di alcol, e dilapidando
il suo patrimonio, solo per far dispetto ai suoi familiari. Di quest’ultimo
atto ne fa una vera professione tanto che neanche la più dura delle sentenze,
ossia la necessità di assegnargli un amministratore di sostegno, riesce a
rimetterlo in riga.
Lo chiamano “l’uomo nero“ non solo perché vive
in una casa tutta scura, ma anche perché spesso indossa vestiti neri. Il blu è
l’unica variante che di tanto in tanto si concede. Diverso il discorso quando
deve presentarsi alle riunioni aziendali, dove un bel paio di bermuda rosso
fuoco, figurano sulle sue toniche gambe.
Lei è Sara Di Giovanni, un’affascinante
avvocato specializzato in brevetti aziendali che riceverà il tragico compito di
far rigar diritto Ethan, dal giudice Richter.
Donna tenace e disposta a tutto pur di non
fallire, si accorge subito che il suo avversario non è lo stupido che tutti
ritengono, ma che è dotato di un cervello brillante, con tanto di neuroni
funzionanti, e bisogna solo attendere che decida di attivarli.
Le sue nobili intenzioni si scontrano con i
piani di affondamento di Ethan e, divertentissime sono le scene che ne
conseguono. Risate a crepapelle, sono assicurate.
“ Io non scappo. Ho la brutta abitudine di
insistere.
So essere una rompiballe di dimensioni spropositate”.
Ed è proprio sotto questo nome che Ethan la
salva sulla sua rubrica telefonica.
“ Ho come il sospetto che questa tizia sarà
una grossa rogna”.
Mai parole furono più vere!
È il più inaffidabile degli uomini, ma
anche il più incompreso. Non poche sono le volte in cui ci imbattiamo nei suoi
pensieri sulla mancanza di fiducia, o il pieno disinteresse dei suoi familiari.
Il suo carattere si è forgiato su continue
delusioni e l’alcool è stato il suo più stretto amico, proprio perché in grado
di dargli quell’oblio di cui tanto aveva bisogno per non soffrire più. Ma anche
questo non lo soddisfa più, come i tanti suoi amici che lo circondano
sfruttandolo.
Quindi l’entrata in scena di Sara è un
ottimo diversivo a quello che oramai è la sua monotona routine, anche se
vorrebbe liberarsene subito.
Pian piano il bambino capriccioso che si è
finto, cresce fino a diventare un uomo irresistibile, capelli platinati a
parte. Un ragazzo profondo che, da quando Sara è nominata suo amministratore di
sostegno, le dinamiche di sempre sono state confuse, come se un vento
improvviso fosse arrivato a mischiare le carte.
Mi piace questo Ethan. L’ho sentito fin da
subito un personaggio vero, problematico, ma come un classico ragazzo benestante,
cresciuto all’interno di una famiglia che non lo considera capace di nulla se
non far guai. Vogliamo parlare di colpi di sole da 700 dollari? Assurdo!
La sua corazza viene scalfita a poco a poco. I round che si susseguono, non
sono altro che benzina sul fuoco che alimenta un cervello sopito da troppo
tempo.
È scaltro, furbo e ha bisogno di essere
lucido per tener testa all’avvocato. Di lì la decisione di non bere più. La sua
è una dipendenza, ma non ai livelli di cui tutti lo accusano.
Le scaramucce e i dispetti si
affievoliscono e i due ragazzi imparano a conoscersi.
“ Ethan aveva capito che la ragazza non era
molto brava a prendersi cura di se stessa: mangiava malissimo e viveva nel
disordine più completo senza nemmeno farci caso. ….
Ma aveva un buon cuore, un
notevole senso della famiglia ed era sempre pronta a sostenere quelli a cui
teneva. Era uno strano mix di arguzia e totale innocenza, con cui Ethan non
sapeva bene come relazionarsi”.
Sono così abituati ad annientarsi che non
si accorgono del mutamento dei loro sentimenti e il ballo ci mette lo zampino. Cosa
c’è di meglio di un ballo latino per il risveglio dei sensi?
La Premoli non ha tralasciato nulla,
circondando i due protagonisti di personaggi secondari che hanno reso la trama
ancora più frizzante.
Ricordiamo la tremenda Eva, sorellina
pepata di Sara che non ha di meglio da fare, quando non è impegnata in una
delle sue serate mondane, che dare il tormento alla sorella. Esilarante la
scena quando becca Ethan girare con la sola asciugamano in vita per casa della
sorella.
Oppure la saggia e distaccata Rebecca, che
dispendia consigli su come tenersi alla larga sentimentalmente da Ethan,
giudicandolo un caso peggiore del Titanic.
La Premoli si riconferma a pieno titolo
scrittrice con S maiuscola. Il suo stile e la giusta dose di ironia fanno di
questo libro uno dei migliori letti nel 2014.
P.S.: se siete facili a farvela “sotto” vi
consiglio di premunirvi di pannoloni! C’è da morir dalle risate.
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