Emiliana De Vico
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218 pagine
Ebook € 1,89
Lorenza Garbi non è pronta per incontrare Davide Riva. Non ha necessaria esperienza per comprendere un uomo complesso come lui. Non sa trovare il modo giusto per averne l'alleanza che tanto le serve per un progetto di lavoro. Non sa neanche spiegarsi perchè la tratti con freddezza. Lorenza non è la donna giusta per avvicinarsi a lui. Sa irritarlo, portarlo al limite, e con un semplice sguardo riesce a insultarlo.
Davide Riva è un giocatore di basket, ex campione della nazionale italiana, ex uomo dal futuro brillante. L'incidente sportivo di cui è stato vittima gli ha tolto tutto, riuscendo a piegarlo. Il Davide Riva che Lorenza incontra è ormai un uomo sul punto di spezzarsi. Eppure sa blandirla, disorientarla, sconvolgerla ed è l'unico che può aiutarla.
Possono combattersi, ignorarsi, fuggire e lasciarsi indietro, ma potranno mai amarsi completamente due persone tanto diverse tra loro?
La recensione:
De Vico 1- Nicky 0
E' questa la prima cosa che ho pensato dopo aver terminato questo splendido libro, contro tutti i miei pregiudizi nei confronti dei self.
Faccio ammenda e chiedo scusa, ma ho preso talmente tante cantonate e buttato soldi, che quando mi consigliano una scrittura italiana e self, mi prende il panico, quando proprio non posso dir di no.
"Non lasciarmi mai indietro" è un Gran Libro.
Non c'è nessuna moina, nessuna storia strampalata, ma solo una nuda e cruda realtà, nella quale i due protagonisti si destreggiano per rimanere a galla.
Lei è Lorenza, una giovane assistente sociale, alle prese con i primi drammi per un nuovo caso che le è stato assegnato.
Alessio, vittima di un incidente, si ritrova con una menomazione fisica e una gran paura per tutto ciò che lo circonda.
Lorenza è colei che dovrebbe spronarlo ad andare avanti, colei che dovrebbe fargli ritornare la voglia di vivere, ma è anche colei che nutre grandi paure perchè, nei panni di un adolescente, sa che la sua vita non sarà più la stessa.
E sin dal principio di questo libro, io ho adorato questa ragazza.
Lei non idealizza un problema, non da false speranze, ma mettendosi nei panni dei suoi assistiti, soffre con loro, non riuscendo a mantenere quel distacco professionale di cui tanto avrebbe bisogno.
Ma Alessio è come un muro.
Qualsiasi cosa faccia Lorenza, non riesce ad accendere il suo interesse ed invece di progredire, è fermo al giorno dell'incidente, causando così anche problemi nella sua riabilitazione.
Davide Riva è la sua ultima possibilità di riuscita!
Ex giocatore di basket e campione della nazionale italiana, è costretto da oramai cinque anni a star seduto su una sedia a rotelle a causa di un banalissimo incidente in montagna che gli causato la perdita dell'uso degli arti inferiori.
Un uomo stroncato nel momento di suo maggior successo, quindi decisamente infuriato col Fato, ma che non ha mai mollato.
La rabbia per la sua menomazione, il disagio verso tutto quello che gli è accaduto, non lo ha fermato, ma lo ha condotto non solo ad aprire un proprio centro sportivo per diversamente abili, quanto a creare una sua squadra di basket su sedie a rotella.
Un uomo dalla volontà d'acciaio!
Il loro incontro è uno scontro in piena regola.
Davide si sente un esperimento sotto gli occhi di Lorenza.
Come si permette questa ragazza di andare nella sua palestra e chiedergli aiuto se il solo stare in sua presenza gli da fastidio?
Lo irrita il solo sguardo e la cosa sembra essere reciproca.
" Nulla in lui sembra risentire della menomazione.
Solo il carattere è così granitico da poterci battere con un randello senza scalfirlo."
Il risentimento verso Lorenza è dato anche dal fatto che lei sembri odiare tutto ciò che abbia a che fare con l'unico mezzo in grado di far spostare il bel giocatore.
La sua carrozzella la inorridisce e nulla può quella invisibile scia di eccitazione che la pervade quando è in presenza di Davide.
Lei vuole un rapporto alla pari.
Un legame che non le pone freni e che la soddisfi in tutto.
" Io voglio Davide, ma un Davide in piedi, che cammini e balli, e si muova da solo".
Senza cuore potreste pensare, ma anche se è così, chi non ha mai fatto di questi pensieri quando ci si è trovati a contatto con un uomo del genere?
Quindi teniamo a freno la lingua!
Proprio questa realtà così vera e brutale, oserei dire, è quello che più mi è piaciuto del libro.
La scrittrice non si è frenata in nulla.
Quanto più poteva raccontare di quello che si può provare in queste condizioni, più ha scritto.
Un esempio possono essere le paure di Davide di non riuscire più ad essere un uomo e di conseguenza tutta la sfilza di emozioni che ne derivano, passando dalla disperazione al buio più totale.
La trama si svolge senza freni.
Non ci sono passi che mi abbiano emozionato in maniera differente.
Persino nell'algida assemblea settimanale, nella quale Lorenza e le sue colleghe devono tener rapporto, è scorrevole e fluida.
Non c'è spazio per i sentimenti in questo lavoro.
Non ci si può far coinvolgere o si esce distrutti da ogni caso in cui le varie assistenti saranno coinvolte.
Un grazie va ad Eleonora per avermelo consigliato e un abbraccio alle altre che come me, son rimaste una serata a parlare di questo splendido capolavoro.
Il Booktrailer:
Devo proprio leggerlo!
RispondiEliminagrazie. Siete fantastiche. Emiliana
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