lunedì 17 marzo 2014

" Ti dedico una canzone" di Sarah Dessen





Ti dedico una canzone
Sarah Dessen
355 pagine
Mondadori
Cartaceo € 15,00


Owen non ama la musica, Owen vive per la musica. Lavora con la musica, cammina con la musica, parla attraverso la musica. E dopo la musica, nella "religione" di Owen, c'è la verità: lui crede che negarla o semplicemente nasconderla non serva a nulla. Annabel invece è una di quelle ragazze che apparentemente hanno tutto: bellezza, bravura, popolarità, amicizia. Ma a lei sembra di non avere più niente da quando la sua migliore amica la evita. E il perchè è una verità scomoda che non hai il coraggio di tirare fuori. Una verità sepolta come i desideri che non riesce a esprimere, le decisioni che non riesce a prendere. Fino a quando in questo mondo ovattate e triste, pieno di bugie di cristallo, arriva Owen, per insegnarlo a non giudicare, ma solo ad ascoltare: ad ascoltare la musica, ad ascoltare se stessa, a far esplodere il suo cuore.






"Il passato influenzava davvero il presente e il futuro, in modi visibili e in milioni di altri modi invisibili. Il tempo non si poteva dividere facilmente: non c'era né un centro, né un inizio, né una fine facile da definire. Potevo illudermi di lasciarmi il passato alle spalle, ma il passato non mi avrebbe lasciata."




La recensione:

Questo è il primo libro di Sarah Dessen che leggo, seppur mi sia trovata a leggere tantissime volte le trame dei suoi libri, attirata dalle copertine meravigliose ( ovviamente parlo delle cover originali).
Annabel Green è la tipica bella ragazza che frequenta il liceo, ammirata ed invidiata da tutti, non solo per il suo aspetto esteriore, ma anche per il suo buon cuore.
Ma non sempre tutto ciò che luccica è oro, giusto?
Lei nasconde un terribile segreto.
Un segreto che non riesce a rivelare a nessuno, nemmeno alla sua famiglia, già debilitata per un passato non proprio roseo e che sta facendo già fronte unico per aiutare Whitney, una delle due sorelle di Annabel, con problemi di disturbo alimentare.
E' bastata una notte per mandare in fumo tutta la sua esistenza, e lei, seppur vivendo una facciata di felicità, non riesce ad andare avanti.
I suoi sorrisi, le sue risposte e le sue azioni, sono solo frutto di una finzione, una bugia dopo l'altra, per evitare di gettare sulla madre, un altro dolore che potrebbe di nuovo portarla sull'orlo di un esaurimento nervoso.
La sua figura potrei paragonarla alle pareti della sua casa di vetro. Splendente di fuori, ma buia da dentro.
Seppur si riesce a gettare uno sguardo all'interno dei vani, si vede solo l'attimo e non la realtà delle cose, quelle vere, che si possono notare solo con un accurata ricerca.
Il testo " Ti dedico  una canzone" può dar un'impressione sbagliata del libro, più adolescenziale, una lettura da spiaggia, ma non è affatto così, ma che mi è piaciuto molto.
Mi  son imbattuta in argomenti come la violenza, disturbi alimentari, amicizia infrante e la solitudine.
Un silenzio che è descritto come assordante, che fa paura perchè è come annegarvici.
Non esiste nessun libro che affronti problematiche di questo tipo però senza "un'ancora", una figura che funge da giubbotto di salvataggio per l'anima alla deriva.
In questo caso, tale compito è affidato a Owen  Armstrong.
Un ragazzo davvero enigmatico che  non svela mai i propri pensieri, ma che affronta la vita, con le sue fedeli cuffiette sempre alle orecchie, in maniera distaccata.
E' un solitario, non si interessa degli altri e  non ama impicciarsi di questioni che gli potrebbero crear problema.
Non si capisce l'esatto momento che lo spinge a dare una mano ad Annabel, poichè è testimone più di una volta, dei malesseri della ragazza.
La Dessen ha descritto un rapporto ben diverso da quello che son abituata a leggere in molti libri e questo me lo ha fatto apprezzare molto di più.
Questi due ragazzi non si innamorano perdutamente l'uno dell'altra in meno di un giorno o due, ma creano un profondo legame d'amicizia, che oltre a non avere nessun compromesso, alla base ci deve essere l'assoluta verità per quanto scomoda.
Ed è qui che Annabel va in crisi, perchè per quanto gli piaccia la compagnia di Owen, lei non riesce del tutto ad esser sincera, a causa del suo segreto, e crea i cosiddetti " Tappabuchi".
Bellissimo il modo di battibeccare per i testi musicali, definiti spacca-orecchie da lei e poesia da lui, o viceversa, come meravigliosi sono i sentimenti che nascono.
E' il primo libro di questa scrittrice che leggo, ma sicuramente non sarà l'ultimo.


Il passato non si limita a raggiungerci;
ci supera oscurando il futuro, il paesaggio, il cielo stesso,
finché l'unico modo per andare oltre è passarci attraverso,
è quella l'unica via che può riportarci a casa.



Nessun commento:

Posta un commento