Il pericolo non è mai amare qualcuno,
ma perdere la propria identità durante il processo.
Rachel Van Dyken
Casa editrice Nord
271 pagine
Ebook € 9,99
Da quattro anni, Gabe Hyde vive in una menzogna. I suoi amici lo conoscono come un ragazzo allegro, sfacciato, che ama divertirsi e tornare a casa ogni sera con una conquista diversa. Nessuno sa che quella è una maschera che Gabe si è cucito addosso per nascondere la verità al mondo, lo stesso mondo che un tempo lo adorava come un idolo e che adesso, se scoprisse il suo segreto, lo trascinerebbe nel fango. E tutto per un unico, terribile errore che ha distrutto ciò che aveva di più caro. Dilaniato dal rimpianto e dal senso di colpa, Gabe è convinto di non avere più diritto di essere felice. Almeno finchè non incontra Saylor. Sorriso innocente e luminosi occhi azzurri, Saylor è la classica brava ragazza cui di solito basta un'occhiata per capire che Gabe è un poco di buono dal quale è meglio stare alla larga. Invece lei è la sola in grado di leggere nel suo cuore. E a credere che meriti una seconda occasione. Ma l'amore che li lega darà a Gabe la forza necessaria per ricominciare o trascinerà anche Saylor nell'abisso?
La serie "Ruin" è composta da:
2. Ricordati di amare
La recensione a cura di Ele:
" Ognuno indossa maschere.
Sono disponibili in tutte le forme e dimensioni.
L'unico problema è che si adatta facilmente,
già al primo tentativo".
Ciao, in questo week end passato tra
raffreddore e mal di gola, vi racconto del nuovo libro di Rachel Van
Dyken, “ Ricordati di amare”, secondo scritto della famosissima "serie Ruin".
Dopo aver letto di Wes e Kristen, devo
dirvi la verità, mi sono avvicinata a Gabe con molta aspettativa ed impazienza..
L’ho
divorato in poche ore!
Gabe, migliore amico di Wes, raccontato
nel primo libro come un playboy dannato, ci racconta cosa si nasconde
dietro la sua maschera con tatuaggi e piercing. Uno spiraglio di vita che era stato solo accennato, ma che dietro al quale esiste tutto un mondo.
" Ero solo, impotente, impantanato in un limbo senza senso".
Saylor, giovane studentessa di musica, crede che tutto debba essere perfetto per poter essere felici . Il suo sogno è diventare un insegnante, con una tazza con il suo nome sopra, accontentandosi quindi di una vita monotona, senza grandi scossoni.
Gli stessi professori le ricordano continuamente che non mette anima nelle sue composizioni.
" Non c'era niente di più importante del non
avere preoccupazioni".
Me lo sono chiesto anche io in principio, ma qualcosa hanno in comune
: la passione per la musica.
E voi direte Gabe un musicista??? Non vi
posso raccontare molto senza svelarvi segreti e intrighi, perché dietro la
maschera, Gabe non è quello che sembra o chi vuol far credere che sia.
La scrittrice anche questa volta ha
scritto un libro stupendo.
I personaggi sono ben caratterizzati ed è molto facile immedesimarci nella loro vita.
Gabe, lo si capisce fino in fondo, anche se lentamente. Attraverso la lettura, si riesce a provare il dolore che ha sofferto, il suo scappare da tutto e tutti
(letteralmente) .
" La mia colpa, la mia croce, il mio fardello,
e non esistevano preghiere capaci di salvare la mia anima:
sarebbe bruciata all'inferno per quello che avevo fatto.
Per quello che stavo ancora facendo".
Saylor con la sua convinzione che
bisogna essere “perfetti” per essere felici, percepisce fin da subito che Gabe trasuda pericolo da
tutti i pori. Capisce cosa nasconde
dietro le maschere e il rimanerci male per i suoi scatti di rabbia o altro, sono
tutte emozioni così ben raccontate che da lì al mandarlo a farsi un giro, non impieghiamo nulla.
Ebbene sì, esiste un ma …
La storia non è come quella di Wes.
I paragoni tra i due libri sono inevitabili.
Mentre il primo
era basato sul romanticismo, sul modo di Wes di riportare in vita Kristen, di farle capire
che c’è sempre un domani, questo secondo scritto è più incentrato sull'affrontare i propri problemi. Ricominciare e non scappare!
Esiste un qualcosa che non mi ha convinto fino in fondo.
Si merita
tutte le sue quattro stelline e mezzo, ma sarà che dopo la metà, più o meno, si immagina come possa finire o cosa possa accadere, che mi ha fatto perdere quel pò di interesse.
Sarà che ho impiegato tanto ad
entrare nei personaggi?
Forse il prologo che mi ha spiazzato?
Non riuscivo a capire il
filo conduttore e quindi, nel mio cervellino, non afferravo dove volesse andare a
parare!
Resta comunque una lettura da fare e
che merita di ricordare a tutti, che la vita è breve e va apprezzata.
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