martedì 25 ottobre 2011

Recensione: Magia Nera - Il Principe Vampiro di Christine Feehan



"Magia Nera - Il Principe Vampiro"
Christine Feehan
Pagine: 352
Newton Compton  14,90 Euro 

La trama:
Savannah Dubrinsky è la regina dei sortilegi, una maga famosa in tutto il mondo, capace di incantare chiunque con la sua abilità e il suo fascino magnetico.
Giovane, fiera e indipendente, non ha paura di nulla, e nessuno è mai riuscito a domarla.
Ma ora Gregori, uno fra i più antichi e potenti capaziani, è venuta a reclamarla dopo secoli di vuoto e solitudine, e, grazie alla magia nera che lui solo conosce, ha preso a susssurrare alla sua mente che il fato vuole vederli uniti e che lei è nata per salvare la sua anima immortale.
E per Savannah sarà difficile resistergli, perchè solo lei può illuminare il buio in cui l'oscura anima di Gregori si trova...

Prendendo in mano questo libro ero piena di aspettative, non solo perchè i tre capitoli precedenti erano stati una buona lettura, ma anche perchè questo si annunciava come il capitolo più dark visto anche il protagonista; Gregori il Tenebroso, già conosciuto nei precedenti libri,  un antichissimo carpaziano, guaritore e cacciatore di vampiri ormai sull'orlo dell'abisso.
Sin dalle prime pagine il libro è stato una delusione ed andando avanti con la lettura il giudizio è solo peggiorato.
Primo: il personaggio di Savannah, pur essendo figlia del principe Mikhail e di Raven è un personaggio talemente vuoto e sciocco da far paura. L'autrice pare aver fatto di tutto per renderla antipatica. Addirittura quando ride lei si ferma tutta la via!!!!
Prima oppone una non troppo convinta resistenza a Gregori, poi dopo un rapporto sessuale che si avvicina pericolosamente allo stupro, cambia idea, per poi ricambiarla ancora e ancora.
Secondo: Gregori, il carpaziano più potente e più oscuro fa la figura del cretino per tutto il libro. Dov'è il Tenebroso? Il potente carpaziano temuto persino da quelli della sua specie?
Il libro è in sostanza noioso e per di più ripetitivo, non solo l'autrice sente il bisogno di ripetere lo stesso concetto di continuo ma ancora peggio sono i "cara", "tesoro", "amore" che scappano abbondantemente ovunque.
Una vera delusione, sembra quasi che non sia stato scritto dalla Feehan.
Posso solo sperare che sia un inciampo temporaneo e che i prossimi libri facciano dimenticare quest'incubo!


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